Arthur e George by Julian Barnes

autore:Julian Barnes
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: Mystery & Detective, Historical, Fiction
ISBN: 9788806178819
editore: Einaudi
pubblicato: 2007-05-14T22:00:00+00:00

Ha poco spazio il dolce far niente nella vita di Arthur. Non è tipo da trascorrere un pomeriggio estivo su una sedia a sdraio, ad ascoltare il ronzio assillante delle api sui lupini con un cappello calato sugli occhi. Come invalido sarebbe un vero disastro, all’opposto di Touie, che ne è la versione provetta. La disapprovazione di Arthur nei confronti dell’inattività non è tanto morale – a parer suo, il demonio destina occupazioni sia a mani inoperose che a mani laboriose – quanto innata. Nella sua vita si alternano momenti di intensa attività mentale a momenti di intensa attività fisica; tra gli uni e gli altri inserisce vita sociale e vita famigliare, che conduce entrambe a rotta di collo. Anche il dormire è come se fosse, per Arthur, un’occupazione della vita, piuttosto che una pausa da essa.

Pertanto, ha scarse risorse a cui attingere quando la macchina si esaurisce. È incapace di rimettersi in sesto trascorrendo un paio di settimane sui laghi italiani, o anche solo qualche giorno a occuparsi della serra. Si abbandona invece alla depressione e alla stanchezza, che si sforza di nascondere a Touie e a Jean. Solo con Maman accetta di esternarle.

Maman sospetta che Arthur sia piú turbato del consueto quando le propone di farle visita da solo, piuttosto che approfittare del pretesto per incontrarsi con Jean. Da St Pancras prende il treno per Leeds delle 10,40. Nella carrozza ristorante si sorprende a pensare al padre, come gli accade sempre piú di frequente. Solo ora riconosce quanto i suoi giudizi, quand’era piú giovane, siano stati troppo severi; forse l’età, o la fama, lo hanno reso piú incline al perdono. O sarà forse che ci sono volte in cui Arthur stesso si sente sull’orlo di un esaurimento nervoso, quando gli pare che la normale condizione dell’uomo debba necessariamente portarlo a quel punto, e che si tratti solo di pura fortuna, o di una peculiarità del lignaggio, se si riesce a stare a galla? Forse se non avesse il sangue della madre nelle vene, potrebbe benissimo fare la fine di Charles Doyle – anzi, ormai l’avrebbe già fatta. E adesso Arthur comincia per la prima volta a prendere coscienza di un fatto: che Maman non ha mai criticato il marito, né prima né dopo la sua morte. Non ne ha bisogno, si potrebbe osservare. Ma resta il fatto che una persona tanto incline a dire sempre ciò che pensa non ha mai parlato male dell’uomo che le ha procurato cosí tanti imbarazzi e dolori.

È ancora chiaro quando Arthur raggiunge Ingleton. In prima serata, si inoltrano su per il terreno boscoso di Bryan Waller per poi emergere nella brughiera, dove un gruppetto di pony selvatici si disperde placidamente. Il figlio, robusto, impettito, vestito di tweed, china la testa per rivolgere qualche parola alla madre, che indossa il suo cappotto rosso, la cuffia bianca e ha un passo sicuro. Di tanto in tanto la donna raccoglie qualche ramoscello per il fuoco. Arthur trova irritante questa sua abitudine: è come se lui

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